Da dove viene l’acqua termale del bacino euganeo?
Quanto si riteneva fino a pochi decenni fa – e cioè che l’acqua fosse riscaldata dalle masse vulcaniche presenti nel sottosuolo dei Colli Euganei – si è rivelato fallace.
Gli studi più recenti, dal 1981 in poi, hanno permesso di accertare che l’acqua calda che affiora nel bacino termale proviene dalle piogge che arrivano sulle Piccole Dolomiti, i monti che sorgono a nord-ovest di Vicenza, a un’altezza sui 1.500 metri.
L’acqua viene assorbita dal terreno, si fa strada fra le rocce e finisce nel sottosuolo delle montagne, prima, e della pianura veneta poi, fino a raggiungere una profondità fra i 3.000 e i 4.000 metri, dove viene bloccata per la presenza di un basamento cristallino impermeabile.
Per effetto di questo sprofondamento l’acqua subisce un riscaldamento geotermico, dovuto al calore interno della Terra, con una temperatura che arriva fino a 200 gradi. Sotto i Colli vi sono le antiche masse laviche ormai spente ma ricche di fratture. L’acqua sottostante caldissima e in forte pressione si fa strada lungo queste fratture e riemerge nel bacino termale euganeo con una temperatura che arriva a 87 gradi.
La verifica di questo lungo cammino dell’acqua si è fatta grazie a isotopi e si è potuto così fissare in 25 anni il tempo necessario all’acqua piovana.
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